Luigi Amici studiò con Adamo Tadolini e fu Accademico di San Luca. La sua tecnica di garbato ritrattista ottenne nella resa dei caratteri vivezza non priva di nobiltà. Neoclassico tardivo; ma dal suo accademismo riposato sboccia un naturalismo di garbo pensoso. Titoli di sue sculture: “Monumento a Gregorio XVI,, (1834), in San Pietro di Roma; “ Colono uruguaiano,,, nel cimitero di Montevideo. Busti varii. Nel “Caffè Greco" in Roma sono custoditi molti suoi abbozzi, statuette terzine, gessi.
Bibliografia:
1930 - Diego Angeli: Le cronache del “ Caffè Greco,,, Milano, Fratelli Treves.
1940 Augusto Jandolo: Via Margutta, Milano, Ceschina.
1941 - Enrico Pucci: Il Monumento a Gregorio XVI in San Pietro e lo scultore Luigi Amici, Roma, ne “ L’Urbe ,, luglio 1941.
1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, Seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, pp. 24/26.
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, p. 28.