Gianni Ambrogio nasce a Treviso il 16 maggio 1928 da genitori calabresi.
Rivela precocemente una forte predisposizione alla creatività e, all'età di sette anni, esegue il primo quadro ad olio. Frequenta il Liceo Artistico di Venezia senza peraltro accedere all’Accademia, non condividendo il sistema didattico attuato dai maestri di allora che rispondevano ai nomi di Guidi, Cesetti, Saetti e Cadorin, ritenendolo eccessivamente plagiante. Per tale motivo ama definirsi “autodidatta”.
Inizia ufficialmente il suo “curriculum” partecipando nel 1949 alla prima edizione del Premio Taranto e risultando il più giovane espositore. Da quel momento l’arte diventa la sua professione e deve superare momenti di angosciose difficoltà anche di ordine pratico per cui affianca all’attività artistica lavori di ogni tipo anche fra i più umili.
Più tardi ha l’opportunità di apprendere la tecnica dell’affresco lavorando per la Sovraintendenza ai Monumenti di Venezia come restauratore. Dirige quindi a Treviso tre gallerie d’arte. Soggiorna per brevi periodi a Parigi e in Bretagna. Dal 1970 al 1982 tiene uno studio a Milano per meglio captare gli umori e i fermenti culturali della grande città.
Nell’agosto-settembre 1979, figura con un’acquaforte e una litografia alla mostra dell’AICS: Grafica Triveneta, Oggi, a cura di Mario Penelope, nel Palazzo Vendramin di Venezia.
Dal 6 maggio al 7 giugno 1988, figura con due acqueforti alla rassegna: Incisori trevigiani del Novecento, mostra a cura di Marco Goldin, che si tiene nel Palazzo Sarcinelli, a Conegliano Veneto.
Dal 7 al 28 aprile 1992 al Palazzo Braschi di Roma, tiene la personale: Gianni Ambrogio. Opere 1980 - 1992.
Nel 1998 tiene una mostra personale, nella Barchessa Villa Serena, di Ponzano Veneto (TV).
Nel 2001 partecipa alla V Biennale Europea dell’Incisione - Rotary Club Acqui Terme - Ovada, e tiene una mostra personale, nel mese di novembre all'Istituto di Cultura Laurentianum, Duomo di Mestre (VE).
Ha abitato abitualmente a Treviso ed ha tenuto uno studio a Carità di Villorba, a pochi chilometri dalla città, punto di riferimento e stimolo per un notevole gruppo di artisti in cui ha esplicato la sua attività di pittore, scultore e ceramista mantenendo frequenti contatti con i più importanti centri culturali nazionali e internazionali.
Bibliografia:
1964 - Gianni Ambrogio, testo di Berto Morucchio, Treviso, Canova editore, pp.nn.
1979 - Grafica Triventa, Oggi, a cura di Mario Penelope, catalogo mostra, AICS, Venezia, Palazzo Vendramin, ad vocem.
1988 - Incisori trevigiani del Novecento, a cura di Marco Goldin, pieghevole mostra, Palazzo Sarcinelli, Conegliano Veneto.
1991 - Gianni Ambrogio, Testo di Giorgio Di Genova, Treviso, Marini editore, pp. 120,
1992 - Gianni Ambrogio. Opere 1980 - 1992. Testo di Giorgio Di Genova, catalogo mostra, Roma, Palazzo Braschi, pp. 32.
1998 - Gianni Ambrogio, Testo di Giorgio Di Genova, catalogo mostra, Barchessa Villa Serena, Ponzano Veneto (TV), pp.nn
2001 - V Biennale Europea dell’Incisione - Rotary Club Acqui Terme - Ovada, catalogo mostra, p. 30.
2001 . Gianni Ambrogio, Un selvaggio raffinato, testo di Giorgio Di Genova, catalogo mostra, Istituto di Cultura Laurentianum, Duomo di Mestre (VE), novembre, pp. 92.