Acerbi Carlo

pittore
Cremona, 23 luglio 1900 - Cremona, 1989

Il pittore Carlo Acerbi nacque il 23 luglio 1900 a Cremona, dove morì nel 1989.

Studiò all’Accademia di Brera, dove ottenne anche l’abilitazione all’insegnamento del disegno e frequentò la scuola di Arte del Castello Sforzesco di Milano. Suoi maestri furono G.Campestrini, V.Bignami e A. Alciati. Dopo aver ottenuto l’abilitazione all’insegnamento nel disegno nel 1922, Acerbi tornò definitivamente a Cremona dove si divide tra pittura, insegnamento negli istituti d’Arte di Cremona e restauro di dipinti antichi.

Partecipò con successo a Mostre Nazionali, Regionali e Provinciali. Alcune sue opere: Nevicata, Ritratto di Signora e Mattino d’inverno esposte alle Sindacali Milanesi meritarono elogi e premi.

Alla Mostra degli Artisti Cremonesi furono esposti: Primavera e Mietitori con grande successo.

Alla Mostra Nazionale di Como tutti i suoi quadri furono acquistati da Enti pubblici.

Mostre personali furono allestite a Cremona presso l’Ente del Turismo e in altre città. L’Ente Comunale Assistenza di Cremona acquistò due dipinti e alla Mostra al palazzo dell’Arte di Cremona la Camera di Commercio acquistò Sorrisi Invernali e un trittico Lago di Como.

Partecipò, sempre con successo, alla Mostra Nazionale d’Arte Sacra contemporanea e alla Mostra del restauro, a due mostre indette dal Gruppo Leonardo di Cremona con ritratti e paesaggi e alla Mostra d’Arte figurativa denominata delle Tre Provincie, allestita a Piacenza, dove ottenne un premio col dipinto Il Po in piena. Alla Mostra delle Tre Provincie, al Palazzo dell’Arte di Cremona, espose tre dipinti: Decoratore al lavoro, Testa d’uomo e il paesaggio Torrente. Alla Mostra della Famiglia Menighina a Milano espose un dipinto: Autunno. Alla Mostra Nazionale di Pittura di Frattamaggiore presentò due dipinti e a Inverno fu assegnato un diploma d’onore.

Dei diversi ritratti eseguiti sono da ricordarsi quello del cav. Maggi di Milano, della Signora Cogrossi, pure di Milano, della moglie del pittore Biazzi di Cremona, dello scultore Persico, di sua moglie e di sua madre e altri ancora.

Si dedicava al restauro e al suo attivo eseguì parecchi restauri d’importanti dipinti di varie epoche della Scuola Cremonese, di proprietà dell’E.C.A. e altri della Chiesa di Sant’Agostino, come risulta dalla guida stampata a cura dell’Ente Provinciale del Turismo per la suddetta Chiesa, scritta dal prof. Mario Monteverdi, insegnante di Storia dell’Arte al liceo Manzoni di Milano. Eseguì un restauro a un dipinto del ’600, opera del pittore modenese Camillo Gavassetti di proprietà del Duomo di Casalmaggiore. Restaurò una sessantina di opere esposte nel Museo Berenziano presso il Seminario di Cremona, riordinato dal reverendo prof, don Franco Voltini, insegnante di Storia dell’Arte al Seminario. Un dipinto del Genovesino e tre tavolette del pittore Bembo proprietà del Museo Berenziano vennero riprodotte nella rivista Paragone di Firenze. Oltre ai suddetti lavori eseguiva commissioni per privati collezionisti.

Nel novembre/dicembre 2013, viene ricordato dagli eredi con la mostra: Carlo Acerbi - uomo e artista nella Cremona del XX secolo, presso la Galleria Acerbi in Corso Garibaldi, 185 di Cremona,


Bibliografia:

1956 - Domenico Maggiore, Supplemento Artisti Viventi d’Italia, Napoli, Edizione Maggiore, pp. 20/23

Leggi tutto