Carlo Zanoletti, allievo di Luigi Bocca all'Istituto Roncalli. Si iscrisse poi all'Accademia di Brera a Milano dove seguì i corsi dell'Alciati e di Cesare Tallone, diplomandosi nel 1921. Partecipò alla Biennale di Venezia del 1950.
Dopo aver frequentato l'Istituto Roncalli, si iscrive all'Accademia di Brera e segue i corsi di Cesare Tallone a di Ambrogio Alciati: si diploma nel 1921 e inizia l'attività pittorica nella città di Vigevano, da cui si allontanerà per brevi periodi solo per completare la sua formazione artistica. Nel 1930 si reca a Parigi, dove viene a contatto con la cultura impressionista e post-impressionista (ben documentata nelle sue opere degli anni Trenta) e soprattutto registra i nuovi fermenti artistici della colonia italiana novecentista. Nel 1933 effettua un viaggio di studio in alcune città italiane: visita Siena, Firenze e Roma. In questi anni iniziano i primi paesaggi sul Ticino, ancora permeati da una visione naturalistica ma già inconfondibilmente caratterizzati dalla sigla del maestro. Arrivano con i primi anni Trenta anche le prime esposizioni: nel 1930 partecipa alla Mostra della Bevilacqua la Masa di Venezia, ed inaugura la sua presenza alle mostre lombarde di maggior rilievo. Tra la fine degli anni '40 e l'inizio degli anni '50 inizia la produzione di ceramiche e smalti su rame. Tra le sue opere più significative in questo settore si collocano la Via Crucis in rame smaltato (1950) e le Cantorie (1965) eseguite per la Chiesa della Madonna Pellegrina di Vigevano. Con gli anni '70 si intensificano i riconoscimenti pubblici della sua attività, giunta ad un alto livello di controllo formale. Muore a Vigevano nel 1981.
Nel 1933 dall'11 marzo all'11 aprile, partecipa IV° Mostra d’Arte del Sindacato regionale Fascista Belle Arti di Lombardia al Palazzo della Permanente di Milano con i dipinti: Istrumenti musicali, Figura.
Bibliografia:
1933 - IV° Mostra d’Arte del Sindacato regionale Fascista Belle Arti di Lombardia al Palazzo della Permanente di Milano, catalogo mostra, pp.nn