Nasce a Palermo il 28 ottobre 1827. Studia dapprima con Giuseppe Patania, poi con Andrea D’Antoni. Il Governo Borbonico non gli permise di partecipare ai concorsi per l’alunnato a Roma perché era stato un ufficiale delle truppe del Governo rivoluzionario siciliano nel 1848. Tuttavia, nel 1858, ottiene il permesso e si trasferisce a Roma per due anni. Fra i suoi principali lavori si possono citare: Ritratto di un monaco, premiato a Palermo nel 1853; Ritratto muliebre; Interno della sagrestia di San Martino, presentato nel 1861 all’Esposizione Nazionale di Firenze; La moglie di un esule, acquistato dal Governo nel 1865; Il prete reazionario; La preghiera, esposto a Firenze nel 1861 e acquistato dal Governo; Il riposo in Egitto (1873), grande quadro che si trova nella Chiesa di Sant’Ignazio all’Olivella a Palermo; Voluttà estiva; Interno della Cappella Palatina, presentato assieme a Studio dal vero (chiamato anche Grazia, testa di studio) all’Esposizione Nazionale di Palermo nel 1891-92 e donato alla Regina Margherita; Interno della Cappella Palatina visto da un altro punto; Un assente al Te Deum, che fece scalpore all’epoca negli ambienti clericali; e Ritratto di Garibaldi (1861) e Famiglia povera (1866), entrambi conservati oggi presso la Galleria Civica d'Arte Moderna di Palermo.
Il Volpes ricevette numerose onorificenze in Italia e all’estero. Partecipò all’Esposizione internazionale di Liverpool nel 1886, dove ottenne una medaglia.
Bibliografia:
1924 - La morte del pittore Volpes, Cimento, Anno IV, fascicolo IX e X, febbraio e marzo, p. 206.