Partecipa dal 1º maggio all'15 ottobre 1851 alla "Grande Esposizione delle opere dell'industria di tutte le Nazioni", di Londra. con il gruppo: Agar che disseta Ismaele, opera già premiata dall'Accademia di Roma, e poi presentata all'Esposizione di Firenze.
Nel 1861 esegue il busto di Vittorio Emanuele II Re d’Italia.
Bibliografia:
1851 - Ignazio Cantù, Gli artisti italiani all'Esposizione di Londra, Album d'Esposizioni di Belle Arti in Milano....., Milano, Canadelli, p. 114.
1861 - Vittorio Emanuele II Re d’Italia (ill.), Il Mondo Illustrato, n. 23, 8 giugno, p. 360.
1861 - Demo, Esposizione di Belle Arti in Torino, Il Mondo Illustrato, n. 26, 29 giugno, p. 410.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume secondo, Lodi, Il Pomerio, p. 1098.
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 955.