Il pittore Amos Ernesto Tomba nasce a Verona nel 1898 dove muore nel 1973. Agli inizi della propria carriera lavora nella bottega di un fabbro e la sera frequenta la Scuola d’ Arte Napoleone Nani.
Nel 1913 si iscrive all’ Accademia Cignaroli dove è allievo di Alfredo Savini.
Nel 1915 vince la borsa di studio grazie alla quale inizia a frequentare i corsi presso l’Istituto di Belle Arti di Firenze dove si diploma nel 1919.
A Roma, nel 1920, conosce Marinetti ed il gruppo futurista, aderisce al movimento. Nello stesso anno apre a Verona uno studio d’arte denominato ”Bottega delle idee” ed inizia una lunga carriera di decoratore, pubblicitario e scenografo. Questa intensa attività non gli ha impedito tuttavia di coltivare la sua vocazione per l’arte.
Nel 1929 espone alla Mostra d’ Arte Città di Venezia.
Nel 1933 partecipò a tre mostre nazionali futuriste. Dal 30 aprile - 21 maggio 1933 XI°, partecipa alla Mostra Nazionale d'Arte Futurista, al Palazzo Ducale di Mantova, che si tiene in occasione della III^ Settimana Mantovana, Mostre d'Arte, presenta le opere: Freschezza, Diciannove, La Città, Visitate l'Italia.
Nel 1939 realizza con il pittore Albino Siviero (Verossì) ed il poeta Giuseppe Barni, la sala futurista del Ristorante l'Olivo 1939 a Verona, Il ciclo pittorico raffigura i momenti salienti della storia d’amore di "Romeo e Giulietta" e racconta di una Verona affascinante a cavallo del ‘900, quando arte e cultura erano fulcro della vita cittadina.
Realizza numerosi manifesti pubblicitari per le manifestazioni delle Fiere di Verona (Agricoltura e Cavalli) e per le manifestazione dell'Arena di Verona.
Espone successivamente a numerose mostre nazionali. È stato anche caricaturista e poeta.
Bibliografia:
1933 - III^ Settimana Mantovana, Mostre d'Arte - Mostra Nazionale d'Arte Futurista, Palazzo Ducale di Mantova, 30 aprile - 21 maggio XI°, pp.nn.