Tedeschi Amedeo

pittore incisore affreschista
Pratola Peligna (AQ), 1874 - Sulmona (AQ), 15 dicembre 1924

Dopo aver frequentato la Scuola d’Arte e Mestieri dell’Aquila, si trasferisce a Napoli per seguire i corsi dell'Accademia di Belle Arti sotto la guida di Domenico Morelli.

Nel 1922 partecipa alla XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con l'acquaforte: Cansano (pendici della Majella).

Nel 1923 partecipa alla Seconda Biennale Romana d’Arte, con un’acquaforte, Arturo Lancellotti, nel volume sulla Biennale così la descrive: Il “Molo di Venezia” di Amedeo Tedeschi, così mosso nella folla circolante sulla strada.


Bibliografia:

1922 - XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 39.

1923 - Arturo Lancellotti, La Seconda Biennale Romana d’Arte, Roma, Edizioni La Fiamma, p. 63,

1955 - Luigi Servolini, Dizionario Illustrato degli incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, Gorlich,p. 782;

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