Scarano Marcello

pittore
Siena, 15 novembre 1901 - Campobasso, 7 maggio 1962

Marcello Scarano nasce il 15 novembre 1901 a Siena, da Nicola ed Annita D’Abbieri. Il padre Nicola fina da ragazzo si era dedicato allo studio del disegno ed ebbe lezioni di miniature di pittura a Montecassino dall’Abate Odorisio Piscicelli dal 1886 al 1887. più tardi laureatosi in Lettere e Filosofia, si dedicò agli studi letterari ed alla critica, scrivendo molte opere di alto interesse letterario, quali “Commento alla Divina Commedia”, “Storia della letteratura italiana”, “Don Liborio” “Commento alle Rime3 del Petrarca”, ecc. La madre Annita, cugina di Nicola Scarano, andò sposa giovanissima. Figlia unica di famiglia benestante, alla bellezza univa la grazia e la cordialità.
Entrambi erano nativi di Trivento e si erano trasferiti a Siena dove Nicola Scarano aveva ottenuto l’insegnamento.
1918 – Marcello è convalescente a Campobasso della “Spagnola”, si appassiona alla pittura e segue le lezioni che Nicola Biondi impartisce ad alcuni giovani del luogo.
1922 – Si iscrive alla Facoltà di Medicina a Pisa, ove la famiglia si era trasferita, e vi sostiene con eccellenti risultati gli esami del Biennio.
1924 – decide di trasferirsi a Roma, per continuare gli studi di medicina; ma a Roma si interessa molto di più di pittura che non di studi universitari. Frequenta l’ambiente artistico della capitale.
1925 – decide di abbandonare gli studi universitari per dedicarsi completamente alla pittura. E’ questo l’anno con cui solidarizza con Scipione, Mafai e Mazzacurati.
1926 – Espone a Campobasso nel settembre, ma la critica non gli è favorevole.
1927 – a luglio sempre a Campobasso tiene la sua Prima Personale, in tre sale messe a disposizione dal Comune. La critica gli è favorevole ed egli ne è soddisfatto.
1928 – la famiglia di Marcello si trasferisce da Pisa a Napoli ed egli decide di raggiungerla in quella località.
1929 – A febbraio tiene a Napoli una Personale.
1930 – partecipa alla Seconda Mostra del Sindacato Fascista di Belle Arti Campano, Ottobre-Dicembre, con un olio intitolato “Sole”, a Napoli
1932 – partecipa alla Prima Mostra del Sindacato Fascista di Belle Arti dell’Abruzzo e Molise, L’Aquila – Settembre, con il quadro “I mietitori”
1933 – Inizia la sua relazione con una giovane insegnante napoletana che durerà fino al 1936.
- A Firenze è presente alla Prima Mostra Nazionale sindacale della Primavera fiorentina con due opere: “Ritratto di Silvia” e “Paesaggio”.
1934 – In aprile a Firenze tiene una sua personale con 37 quadri di ritratti e paesaggi presso la Società delle Belle Arti.
- inizia a dipingere la Via Crucis per la Cattedrale di Campobasso.
1935 – muore la sorella Silvia, modella preferita insieme alla nonna.
- alla Mostra provinciale di Campobasso ottiene il Primo Premio del Ministero delle Corporazioni per il quadro “Figura di ragazza seduta”
- alla seconda sindacale Abruzzese-Molisana, L’Aquila Luglio-Agosto è presente con l’opera “I pellegrini”.
1936 rompe i legami con la sua fidanzata e si rifugia a Colli al Volturno, ove scrive “Incanto delle Mainarde”.
1937 – Alla IV Sindacale d’Abruzzo e Molise, Campobasso 1-31 agosto, è presente con 9 quadri, tra cui “Il legionario molisano” e “Paesaggio molisano”
1938 – è presente alla V Sindacale Abruzzese-Molisana, Chieti agosto, invia 16 quadri ed ottiene il Primo Premio del Duce di Lire 1000
1940 – dipinge “Le nozze di Cana”
- espone alla XXV Mostra della galleria di Roma
- partecipa al II Premio Cremona e la giuria gli assegna il Premio Speciale “Triennale di Milano” di lire 5000, quale più giovane pittore presente alla manifestazione.
- una delle sue opere dal tema “La battaglia del grano” è segnalata dalla giuria del Premio Cremona ed è invita alla Esposizione di Hannover.
1941 - partecipa al III Premio Cremona con 5 opere, due delle quali vengono acquistate dalla G.I.L. di Milano
- alla Mostra nazionale di Milano è presente con un ritratto.
- ha un riavvicinamento con l’antica fidanzata, con la quale continuerà i rapporti fino al 1943.
1942 - alla XXIII Biennale di Venezia è presente con il quadro “Composizione” più conosciuto come “Sorelle che leggono”.
1948 - con il quadro “Paesaggio” inizia la sua partecipazione al Premio Michetti, che lo vedrà continuo espositore fino al 1959.
1949 – inizia il suo legame con la modella, che durerà fino alla morte.
1950 – Napoli: Mostra Nazionale d’Arte Sacra contemporanea.
- Novara: Prima Biennale nazionale di Arte Sacra.
1951 – Milano: VII Mostra italiana d’Arte Sacra, trasferita poi in Brasile.
1954 – espone a Trivento il polittico “Storia di Gesù” formato da 15 pannelli.
1962 – Marcello Scarano muore all’Alba del 7 maggio a Campobasso.

(Biografia essenziale a cura di Maria ed Isotta Scarano ed Alberindo Grimani, tratta dal volume Marcello Scarano e la sua pittura, Campobasso, 1986)



Bibliografia:

1934 - Angelo Nardini, Note fiorentine, Mostre personali alla Società delle Belle Arti: Alfredo Rodino, Marcello Scarano, Napoli, Cimento, anno XIII, vol. XII, n. 128, 5 - 20 aprile, p. 62.

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