Nasce a Mantova nel 1936, frequenta la Scuola Statale d'Arte della città, dove Delfo Paoletti e Albano Seguri gli impartiscono i principi basilari della plastica. Si iscrive poi all'Istituto Statale d'Arte "A.Venturi" di Modena, dove segue gli insegnamenti dello scultore Quartieri e del ceramista Boccalari. Completa la sua formazione artistica all'Accademia di Belle Arti di Bologna con Drei e Mastroianni.
La sua attività di scultore inizia ancora negli anni Cinquanta e prosegue intensa nei decenni successivi.
Dal 1958 ha insegnato per lunghi anni Educazione Artistica nella scuola media.
Dal 1960 inizia ad esporre in mostre personali e collettive.
Nel 1961 frequenta il corso di incisione all'Università Popolare di Trieste, sotto la guida di Carlo Sbisà.
Gino Salvarani lavora a Castiglione delle Stiviere (MN) senza privilegiare alcun materiale. Sia la terracotta che il bronzo, il legno o il marmo, sono impiegati per condurre una ricerca attorno alla figura umana assunta a corpo della scultura. La sua opera media fra realtà e astrazione, per individuare nel gioco dei pieni e dei vuoti, nelle linee ascensionali, il momento in cui germina l'immagine plastica.
L'artista sa mantenere un rigore costruttivo e una forza immaginifica che si esprime in icone archetipe, simboli potenti della storia umana.
Per la versatilità della sua produzione è chiamato a commissioni pubbliche d'ambito laico e religioso.
Mostre personali:
1962 - Galleria Bar Tivoli, Trieste; 1963 - Galleria "La saletta", Mantova; 1984 - Salone Mantegnesco, Mantova; 1987 - Galleria Civica, Castiglione delle Stiviere; 1995 - Casa di Rigoletto, Mantova.
Mostre collettive:
1959 - Galleria "La Gonzaghesca", Mantova; 1960 - Galleria "La Gonzaghesca", Mantova; 1962, Sala comunale d'arte, Trieste; 1967 - Prima rassegna delle arti figurative mantovane, Palazzo della Ragione, Mantova; 1984, Museo d'Arte Moderna dell'Alto Mantovano, Gazoldo degli Ippoliti (MN); 1993 - 33° Premio Suzzara; 1993 - Mostra Omaggio a Claudio Monteverdi, Cremona e Mantova; 1994 - Terza Biennale d'Arte Sacra, Cremona; 1997 - Scultori e ceramisti mantovani a Nevers, Nevers; 1997 - Motivi di scultura mantovana del Novecento, Palazzo Te, Mantova; 1998 - L'Apocalisse di Giovanni, Palazzo Ducale, Mantova; 1999 - Arte a Mantova, 1950-1999, Museo Diocesano, Mantova.
Giudizi critici:
Il corpo ha rappresentato e continua ad essere per Salvarani un luogo centrale di riflessione. E' lì e soltanto a partire da esso, cioè dalla forma-nucleo e dalla forma-limite, che lo spazio può essere conosciuto, portato alla vita, modellato nella dialettica del chiuso e del non più-sigillato (mai del totalmente aperto), dello statico e del virtualmente dinamico. Dopo i bellissimi torsi della prima epoca, tutti giocati sulle diagonalità e sulle promesse di movimento, contenuti e tesi come misteriosi germi di forza, egli aveva dato fiato, ma passando prima attraverso l'esercizio prismatico della carne e della pelle della scultura (i “cementi”), ad una larga sequenza di emergenze “fiorite”, intrise di scaglie di luce ed ombra, per approdare infine ad una rinnovata astanza del blocco plastico nei modellati rotondi, per avvolgimento e germinazione, delle figure composte intorno al 1980.
Mi colpisce subito, mentre osservo le immagini, il silenzio da cui sono avvolte. Sono figure,queste, che stanno nello spazio come se incontrassero per la prima volta l'enigma dell'essere e dell'apparire. Raccolte in se stesse, vivono stabilmente in cavo, nei pieni e nei vuoti circoscritti (e quasi non-vuoti) di cui è fatta la loro intimità, tanto che la percezione può coglierle a pieno soprattutto a distanza, più nell'aura dello sguardo che nella provocazione tattile dei sensi.
Francesco Bartoli
Bibliografia essenziale:
1984 - Luciano Spiazzi, Gino Salvarani, catalogo mostra, Mantova, Salone Mantegnesco, 11 febbraio-26 febbraio;
1984 - Renzo Margonari, a cura di, Nuove presenze, nuove immagini, catalogo mostra, Gazoldo degli Ippoliti (MN), Museo d'Arte Moderna dell'Alto Mantovano, agosto;
1987 - Renzo Margonari, a cura di, Itinerari gonzagheschi, catalogo mostra, Sabbioneta, Palazzo Ducale, settembre;
1993 - Enrico Crispoli, Paolo Fossati, Antonello Negri, a cura di, 33° Premio Suzzara, catalogo mostra, Suzzara, settembre;
1994 - AA.VV., Terza biennale d'arte sacra, catalogo mostra, Cremona, Palazzo Vescovile, maggio;
1997 - Francesco Bartoli, Gino Salvarani, in GianMaria Erbesato a cura di, Motivi di scultura mantovana del Novecento, catalogo mostra, Mantova, Palazzo Te, maggio;
1998 - Paola Cortese, Gino Salvarani, in Benito Regis a cura di, L'Apocalisse di Giovanni tra storia e profezia. Le ragioni della speranza, catalogo mostra, Mantova, Palazzo Ducale, aprile;
2000 - Claudio Cerritelli, a cura di, Arte a Mantova 1950-1999, catalogo mostra, Mantova, Museo Diocesano, aprile.
2004 - Adalberto Sartori - Arianna Sartori, Artisti a Mantova nei secoli XIX e XX. Dizionario biografico, volume VI, Sa - Zir, Mantova, Archivio Sartori Editore, pp.