Si trasferisce a Padova giovanissimo dove occupa il posto di insegnante presso la scuola Scalcerle.
Presente alla Mostra nazionale d’Arte Sacra a Venezia nel 1920 a quella del ritratto femminile a Monza nel 1922 e nel 1923, nel 1925 partecipa all'Esposizione d'Arte dei Combattenti delle Tre Venezie, a Venezia, con i dipinti: Ferito, Ritorno dalla caccia, Il vaso di maiolica, e alla I Mostra d’Arte Decorativa a Padova, alla Nazionale in Salone nel 1934, invitato alla Biennale di Venezia , a Varsavia nella Mostra d’Arte Italiana contemporanea nel 1935.
Muore a Padova nel 1950.
La sua attività artistica è stata quasi esclusivamente di scorci veneziani, ma realizzò anche scene di mercato. Una delle opere pubbliche note è la decorazione con affreschi di una sala nobile del " Caffè Pedrocchi di Padova" .
Bibliografia:
1925 - Esposizione d'Arte dei Combattenti delle Tre Venezie, catalogo mostra, Venezia, p. 42.