Nato a Milano il 12 luglio 1906 il Parrini frequentò da ragazzo i primi corsi della scuola d’Arte di Brera. Raggiunta la maggiore età, abbandonato l’impiego in banca, cui l’aveva costretto la famiglia, si recò a Firenze dove frequentò la scuola di Nudo dell’Accademia e, soprattutto, assimilò la lezione dei grandi maestri durante le frequenti visite nelle Gallerie e nei Musei fiorentini. Nemico di ogni tipo di moda e di qualsiasi forma di “ismo” (l’autoritratto ne è un tipico esempio) si dedicò anche alla pittura murale e al restauro, tecniche perfezionate sotto la guida del pittore Ezio Giovannazzi. Nel 1928 espose alla Prima Mostra Regionale d’Arte Toscana e in seguito a varie mostre della Società per le Belle Arti di Firenze. Dal 1932 visse a Milano e partecipò a collettive e tenne diverse personali. Sue opere sono presenti in raccolte private italiane e statunitensi.
Nel 1937 espone nella collettiva "I Dieci", alla Piccola Galleria di Milano, presenta un Paesaggio, e un Ritratto di ragazzo, a pastello.
Nel sett / ott. 1939 partecipa a Bergamo, nel Palazzo della Ragione
alla X Mostra Sindacale d'Arte della Sezione di Bergamo del Sindacato
Fascista Belle Arti di Milano, con l'opera: Castello di Rossino.
Bibliografia:
1937 - Luisa Santandrea, I Dieci a Piccola Mostra, Milano, Pro Familia, n. 11(1895), 14 marzo XV, p. 130.
1939
- Premio Bergamo. Mostra Nazionale del Paesaggio italiano, e X Mostra
Sindacale d'Arte della Sezione di Bergamo del Sindacato Fascista Belle
Arti di Milano, catalogo mostra, Bergamo, Palazzo della Ragione,
sett./ott., p. 76.