Studia all’Accademia di Brera sotto la guida di Enrico Butti.
Nel 1924 realizza la scultura in bronzo, monumento/fontana, per ricordare i caduti della Prima Guerra Mondiale del quartiere di Niguarda a Milano, rappresenta la Vittoria e il caduto è ricordato nel dolore di chi sopravvive.
Sono suoi, fra gli altri, i monumenti ai caduti di Tarquinia (fuso per motivi bellici, nel 1971 il Gruppo Marinai d'Italia in congedo di Tarquinia fece fondere nuovamente il gruppo che fu eseguito da Sergio Capellini, con il contributo anche del Comune, di vari enti e del popolo. Secondo la lapide dedicatoria il gruppo, in cui un fante nudo (ma coperto da un drappo) con elmetto è affiancato da una donna in piedi e da un'altra inginocchiata, rappresenta il soldato tra la virtù e il sacrificio), Induno Olona e Brusimpiano, opere animate da profondo sentimento e da sofferta umanità.
Nel 1937 partecipa con la scultura in bronzo Adolescente, alla Mostra Sindacale di Milano.
Come scrive Carlo E. Accetti nella piccola biografia a lui dedicata nel 1942, le sue sculture funerarie esprimono pacata sofferenza e sereno mistero nella loro dignità statica, classica, mentre nei temi eroici suggeriti dalla guerra, con i Monumenti ai Caduti, lo scultore sprigiona i suoi valori di potenza e di forza. Molte sue opere sono nel Cimitero Monumentale di Milano tra cui la Tomba Pini, la Tomba Carnevali e la Tomba Ravetti, inoltre nel Tempio di Parabiago, la Tomba Moruzzo al cimitero di Sarzana ed altri. Pregevoli sculture fanno parte di collezioni private. Durante la sua lunga ed operosa vita partecipò a diverse esposizioni e ricevette molti riconoscimenti. Nel 1924 ebbe il Diploma di Socio Onorario dell'Accademia di Brera.
Nelle Raccolte d'Arte dell'Ospedale Maggiore di Milano è conservata la sua scultura in marmo Bianca Maria Visconti.
Bibliografia:
1924 - Monumento ai Caduti di Tarquinia, Napoli, Cimento, Anno IV, fascicolo XI, aprile, p. 239.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume secondo, Lodi, Il Pomerio, p. 792.
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 681.
