Paganin Giovanni

scultore
Asiago (VI), 3 giugno 1913 - Milano, 29 maggio 1997

Paganin Giovanni

Nato ad Asiago nel 1913, la guerra e il dopoguerra di stenti e difficoltà, come testimonia una nota autobiografica, Paganin, autodidatta colto e votato alla scultura, si trasferisce a Milano nel 1938.

Frequenta l’ambiente milanese, in particolare i fratelli Ghiringhelli, proprietari della storica Galleria del Milione, e l’ambito di Corrente.

Nel 1941, alla Bottega di Corrente, esordisce in mostra personale. Richiamato alle armi e inviato al fronte albanese, Paganin rientra a Milano nel ’45, per un breve periodo caratterizzato dalla malattia, una forma asmatica contratta in guerra.

Partecipa dal 23 maggio al 16 giugno 1946, con la scultura in legno Nudo (1946), al Premio di Scultura della Spiga a Milano presso la Galleria omonima.

Nonostante le precarie condizioni di salute, nel ritiro di Asiago, Paganin scolpisce statue in legno che presenterà poi, nel ’47, a Milano.

È la conferma della volontà ed anche il riconoscimento unanime della qualità artistica.

Con il plauso della critica ufficiale, è invitato alla Mostra mondiale di Scultura a Varese e, nel ’48 alla Biennale di Venezia, con 3 sculture, e con una sala personale nel 1964, dove espone 6 sculture. Partecipa, nel ’48 alla Quadriennale di Roma, ove sarà presente anche nel 1972.

Partecipa all' XI e al XII Premio Suzzara (1958 - 1959) con le sculture in scagliola "Maternità" e "Lavoratore".


Dall’8 ottobre al 10 novembre 1961 figura al IV Concorso Internazionale del Bronzetto, Biennale d’arte triveneta, di Padova, con le sculture: Uomo, Figura.

Nel 1964 vince il Premio Bibbia dei Fratelli Fabbri Editori, e la Galleria del Milione di Milano gli dedica una monografia con testo critico di Giovanni Testori.

Dalla conclusione dell’esperienza di Corrente, nel fervore intellettuale milanese del dopoguerra, Paganin si avvicina al Gruppo Linea e poi al Realismo, mantenendo tuttavia posizioni autonome e isolamento intellettuale.

Dedito a continua e autentica ricerca, impegnato costantemente in interessi letterari e scientifici, Paganin intrattiene radicati rapporti intellettuali con Mario De Micheli, Giovanni Testori, Elio Vittorini, Vittorio Sereni, quasi limitando a breve cerchia il proprio incessante interrogativo esistenziale.

Nel 1978 una grande antologica ordinata dal Comune di Milano alla Rotonda di via Besana corona con successo la sua attività.

Scompare a Milano nella primavera del 1997.


Bibliografia:

1946 - Premio di Scultura della Spiga, catalogo mostra, Milano, Galleria della Spiga, maggio - giugno, pp. 82/83;

1961 - IV Concorso Internazionale del Bronzetto, Biennale d’arte triveneta, catalogo mostra, Padova, p. 26, (Ill.).

1978 - Giovanni Paganin, presentazione di Giovanni Testori, catalogo mostra, Milano, Rotonda di via Besana, Electa Editrice, pp.nn.

1991 - Autoritratto d'Artista, da un'idea di Giovanni Billari, a cura di Giorgio Seveso, catalogo mostra, Milano, Galleria d'Arte Ciovasso, Vangelista Editore, pp.nn.

1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 562.

2000 - Omaggio a Giovanni Paganin, a cura di Claudio Rizzi, catalogo mostra, Comune di Gemonio, Museo Civico Floriano Bodni, Nicolini editore, pp. 80.

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