Arriva a Torino come rifugiato politico proveniente da Vigevano.
Espone alla Società Promotrice delle Belle Arti di Torino nel 1848.
Nel 1868 per la stazione di Porta Nuova a Torino, realizza i fregi in chiaroscuro, ornati da festoni di frutta e putti, che incorniciano i tre affreschi di Francesco Gonin, Pasquale Orsi, è autore anche dei mobili intarsiati che ancora oggi arredano l'ambiente.
Affresca il grande soffitto della vecchia Camera dei deputati, nel palazzo Carignano, i soffitti della Consolata, della Pinacoteca, del Museo industriale, del Teatro d'Angennes, e infine dei principali alberghi e caffè di Torino.
Per la Chiesa di San Giovanni Battista in Centallo (CN), decora nel 1873 in collaborazione con il pittore Luigi Hartmann, la chiesa e le cappelle laterali. Sulla cupola è dipinta l'Incoronazione della Vergine e agli angoli della volta si collocano i quattro profeti Davide, Ezechiele, Daniele e Isaia.
Dipinge numerose vedute di montagna, risulta essere stato iscritto al C.A.I. che gli ha acquisito alcune sue opere.
Si ricordano La divisione del Generale Viney in Valle di Susa e La Sacra di San Michele (1870 circa), a tempera su cartoncino.
Muore suicida a Torino nel 1894. (Il pittore Pasquale Orsi si uccise a Torino, tagliandosi la gola con un rasoio, non potendo più tollerare una grave malattia che lo affliggeva. Il vecchio artista ebbe giorni di gran voga coi suoi affreschi. Sono da lui dipinti il grande soffitto della vecchia Camera dei deputati, nel Palazzo Carignano, i soffitti della Consolata, della Pinacoteca, del Museo industriale, del teatro d’Angennes, e infine dei principali alberghi e caffè di Torino).
L'Amministrazione provinciale di Aosta, ha recentemente acquisito otto tempere su cartoncino
del pittore Pasquale Orsi, eseguite tra il 1850 e il 1860,
aventi per soggetto vedute di montagna,
Bibliografia:
1894 - Due pittori torinesi..., L'Illustrazione Italiana, Milano, Anno XXI - 2° semestre, p. 95.
