Scultore e ceramista. In un primo tempo studiò a Napoli all’Istituto di Belle Arti, si trasferì poi a Roma dove frequentò la Scuola di Anatomia per interessamento dello scultore Giulio Monteverde. Per un anno fu nello studio di Achille d’Orsi.
Probabilmente ritornò a Napoli, o per lo meno visse più anni nella città.
Espose a otto Promotrici napoletane (1876; 1882, con due opere, Pescatore, bronzo, acquistato dalla stessa Promotrice, e Testina, acquistata dal Duca di San Donato e ottenendo gli apprezzamenti lusinghieri del “Pungolo”; 1884, con Primo dono, bronzetto, lodato dal “Corriere del Mattino”; 1885, con Danzatrice, acquistata da tenore Masini; 1886, con Testa di frate, un tempo proprietà del Banco di Napoli; 1887; 1889, con La zingara, Ritratto di signora, Contadino che ritorna alla campagna, acquistato dalla Principessa di Siringano; 1922);
alla Promotrice di Belle Arti di Torino del 1882 (Pazzariello e Graziella, bronzi ) e a Venezia nel 1887, a Bologna e a Londra nel 1888, a Milano nel 1900 e partecipa con la statua in bronzo Sogno di una Venere, alla Mostra Nazionale di Belle Arti che si tiene nel Parco di Milano dall’aprile al Novembre 1906.
a Roma nel 1907; e figura nel maggio-ottobre 1921 alla 1^ Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli, con le cere Tranquilla, e Monaco, con il gesso Demagogo, e con sei maioliche.
Per il Cimitero di Vicenza esegue due grandi busti.
Bibliografia:
1906 - Mostra Nazionale di Belle Arti, catalogo illustrato, Milano, Parco, aprile-novembre, p. 33.
1921 - 1^Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli, catalogo mostra, Napoli, maggio-ottobre, p. 43, 91, 95.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume secondo, Lodi, Il Pomerio, pp. 711.
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume II, M-Z, Adarte, p. 581/582.