Dal 1905 frequentò l’istituto di belle arti di Napoli, sotto la guida di
V. Volpe, e la scuola serale del nudo a bianco e nero, dove fu uno
degli ultimi allievi di M. Cammarano. Dai suoi insegnamenti apprese la
sensibilità per i mezzi toni e, guardando anche l’opera pittorica di D.
Morelli e A. Mancini, imparò le ricche possibilità di modulazione del
bianco e del nero. Ripa ricorda che, ancora ragazzo, venne «prelevato
dalla polizia», per essere premiato a palazzo reale, per avere eseguito
brillantemente un ritratto di Vittorio Emanuele III.
Nel maggio/giugno 1932 partecipa al Concorso Nazionale di Pittura,
presso la Galleria d'Arte "Firenze" G. Cavalenzi & G. Botti, di
Firenze, via Cavour 14, con il dipinto: Gemma.
Bibliografia:
1932 - Concorso
Nazionale di Pittura, catalogo mostra, Galleria d'Arte "Firenze" G.
Cavalenzi & G. Botti, diFirenze, via Cavour 14, p. 24.