Fin da giovane lavora nella bottega del padre, per poi frequentare la Scuola d’Arte di Matelica. Si trasferisce a Roma, dove conosce Balla, Prampolini, Marinetti, Castellino. A Roma incontra un altro artista fabrianese, Quirino Ruggeri, diventa suo allievo e sposa sua figlia. Ruggeri costituisce un punto di riferimento importante per Mannucci, soprattutto per l’interesse che ha verso il primitivismo plastico.
Nel 1932 partecipa a Roma, alla Terza Mostra del Sindacato Interprovinciale Fascista Belle Arti del Lazio.
Nel 1940 è mandato al fronte, viene ferito, fatto prigioniero a Creta e, nel 1944, torna in Italia.
Negli anni Cinquanta partecipa alla formazione del "Gruppo Origine" con Colla, Capogrossi e Burri. E' considerato dalla critica come uno dei protagonisti dell’arte plastica informale europea.