Luppis Ferruccio

pittore litografo scrittore efitore
Ferrara, 1880 - Ferrara, 1959

A Ferrara, Luppis riceve lezioni di pittura dal riminese Giuseppe Ravegnani, che insegnava in quella civica scuola d'arte. Poi si iscrive a Lettere a Padova, aderendo alla corrente positivistica di Roberto Ardigò.

Intellettuale eclettico, poeta, pittore, critico e collezionista d'arte, gestì il primo negozio di antiquariato di Ferrara, La Cisterna.

Nel 1908 tenne in Polonia una serie di conferenze sull'arte italiana e tornò in patria con una moglie polacca.

Influenzato dal positivismo, fu condirettore nel 1901 del giornale L'educazione positiva; ma fu affascinato anche dall'estetismo dannunziano e si avvicinò poi al Futurismo; fu amico del poeta Corrado Govoni e del pittore Pietro Marussig.

Intraprese anche una carriera diplomatica, ma venne nominato console d'Italia a Toulouse appena due mesi prima che l'Italia dichiarasse guerra alla Francia (10 giugno 1940), quando furono richiamati in patria tutti i diplomatici da quel paese; passò quindi al consolato di München.

Scrisse fra l'altro La Diga: Pettegolezzi Umani E Diplomatici: memorie 1880-1959.


Bibliografia:

2001 - Lucio Scardino, a cura di, Incisori ferraresi del Novecento, Ferrara, Liberty house, pp. 68/69.

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