Nella primavera del 1923 partecipa alla Quadriennale di Torino, Esposizione Nazionale di Belle Arti, con 2 vedute di Venezia e 1 di Napoli.
1923 - Quadriennale di Torino, Esposizione Nazionale di Belle Arti, catalogo mostra, p. 44, n. 394.
Dal 4 novembre 1923 al 30 aprile 1924, partecipa alla Seconda Biennale Romana d’Arte, con tre xilografie, “Paesaggio”, la xilografia originale “Paesaggio”, viene inserita come tavola fuori testo nel volume di Arturo Lancellotti, dedicato alla Biennale.
Con 2 xilografie, partecipa nel 1924 - Esposizione Annuale Novembre - Dicembre 1924, Milano, Soc. Belle Arti - catalogo mostra.
Nel 1925 - Cesare Ratta, a cura, Gli adornatori del libro in Italia, Volume II, seconda edizione con 75 tavole aggiunte, Bologna, tav. 156. pubblica le silografie originali: L’offerta domenicale, Paesaggio.
Dal 15 novembre 1926 al gennaio 1927, è presente alla I Mostra d’Arte Marinara, a Roma, presso il Palazzo delle Esposizioni, nella sezione del Bianco e nero con l’ opera: Vele alla Dogana - Isola degli Armeni (Venezia).
Xilografa il contorno dell’indice nel 1926/1927, della cartella - La moderna Xilografia Italiana. Trenta tavole incise da 24 Artisti del bulino. Esordio di Francesco Sapori. Presentazione di Cesare Ratta. Cartella numero 1. A cura di Cesare Ratta, Direttore della Scuola di Arte Tipografica del Comune di Bologna.
Il suo nome viene considerato su un articolo sulla xilografia italiana oggi, firmato da Luigi Servolini, comparso su: Cimento, Napoli, anno XIV, vol. XIII, n. 141, 5 aprile 20 aprile 1935, pp. 35/36.
La sua notorietà è legata soprattutto al progetto della "Casa del dopolavoro" presentato in occasione dellla IV Esposizione biennale delle arti decorative e industriali di Monza del 1930. Un progetto che, nato all'interno dell'Ufficio progettazione dell'opera nazionale dopolavoro del governo fascista, voleva essere il manifesto della politica sociale del regime e del suo concetto di assistenzialismo alle masse lavoratrici.
Nel 1939 venne assunta in Soprintendenza alle Antichità dell'Etruria Meridionale (Roma II), dove operò soprattutto nell'ambito del rilievo e restauro di palazzi e monumenti antichi, per poi trasferirsi a Venezia e a Padova dove rimase fino al 1968.
Bibliografia:
1923 - Quadriennale di Torino, Esposizione Nazionale di Belle Arti, catalogo mostra, p. 44, n. 394.
1923 - Seconda Biennale Romana, catalogo mostra, Roma, pp. 109
1923 - Arturo Lancellotti, La Seconda Biennale Romana d’Arte, Roma, Edizioni La Fiamma, tav. f.t.,
1924 - Esposizione Annuale Novembre - Dicembre 1924, Milano, Soc. Belle Arti - catalogo mostra.
1925 - Cesare Ratta, a cura, Gli adornatori del libro in Italia, Volume II, seconda edizione con 75 tavole aggiunte, Bologna, tav. 156
1926 - I Mostra Nazionale d’Arte Marinara, catalogo mostra, Roma, Palazzo delle Esposizioni, 1926-1927, p. 50
1926/1927 - La moderna Xilografia Italiana. Trenta tavole incise da 24 Artisti del bulino. Esordio di Francesco Sapori. Presentazione di Cesare Ratta. Cartella numero 1. A cura di Cesare Ratta, Direttore della Scuola di Arte Tipografica del Comune di Bologna.
1935 - Luigi Servolini, La xilografia italiana oggi, Napoli, Cimento, anno XIV, vol. XIII, n. 141, 5 aprile 20 aprile, pp. 35/36.
1955 - Luigi Servolini, Dizionario Illustrato degli incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, Gorlich, p. 448;