Lipinski De Orlov Lino Sigismondo

pittore incisore illustratore
Roma. 14 gennaio 1908 - 11 agosto 1988

Figlio di Sigismondo senior

Studia presso l'Accademia di Belle Arti di Roma.

Nel 1931 figura alla I° Mostra del Bianco e Nero del Sindacato Nazionale Fascista di Belle Arti, alla Calcografia di Roma.

Nella primavera del 1932, espone alla Prima Mostra dell’Incisione Italiana Moderna, a Firenze, con le acqueforti: Idillio nella Puszta, Il campanile di Anacapri.

Nel 1932 figura alla Mostra “L’Italie dans l’art di livre et de la gravure, exposition d’oeuvres de maitres graveurs illustrateurs et imprimeurs italiens et français anciens et modernes, Musèe de la Peinture, Bordeaux.

Nel 1933 figura alla Mostra “Esposizione italiana del bel libro della illustrazione e del manifesto illustrato”, presso il Palais de Beaux Arts, a Bruxelles (Belgio).

Nel 1933 figura alla Mostra “Sucasnà Europskà Grafika VI: Italia”, presso il Muzeum Vychodoslovenchè,a Kosice.

Nel 1934 partecipa alla XIX Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, con tre acqueforti: Veduta della Valle di Ariccia, Veduta di Capri - paese, Grande veduta isola di Capri.

Dal 7 aprile al 5 maggio 1935 figura alla Mostra “I Italijas grafiskes Makiskas Izstade Latvija”, presso Niklavs Strunke,a Riga.

Nel 1936 figura alla “Mostra dell’Incisione Italiana Moderna”, presso Padiglione delle Esposizioni,ad Abbazia. (primavera).

Nel 1936 partecipa alla XX Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, con tre acqueforti:

Nel 1937 dona la grafica: Nel cratere del Vesuvio, alla Nuova Provincia di Littoria (Latina)

Disegna e progetta nel 1937 il grande mosaico del Granatiere (mq 30 c.) per la caserma che ospita il "2° Reggimento Granatieri di Sardegna" in Piazza Santa Croce in Gerusalemme, di Roma, L'opera viene ufficialmente inaugurata alla presenza del Capo del Governo, Benito Mussolini il 27 gennaio 1938.

Nel 1938 figura alla Mostra “Esposizione Internazionale di San Paolo”, a San Paolo del Brasile.

Dal 5 febbraio al 22 luglio 1939 partecipa con l'opera: La via dell'Impero Romano, alla III Quadriennale d'Arte di Roma.

Nel marzo-aprile del 1939 figura alla Mostra “Settimana italiana in Lituania: Mostra dell’incisione”, a Kuanas.

Nel 1939 figura alla Mostra “Esposizione di incisioni italiane nell’America Centrale e Meridionale (Exposiciòn de Grabados)”, a cura della Biennale di Venezia, varie sedi, mostra itinerante in Venezuela e Messico.

Nel 1943 figura alla “Mostra di incisioni italiane antiche e contemporanee”, presso l’Istituto Italiano di Cultura, a Barcellona.

Nel 1947 figura alla “Mostra dell’Incisione Italiana”, nel Nationalmuseum, a Stoccolma.

Nel 1947 figura alla Mostra “Ausstellung moderner italianischer Graphik”, nel Graphische Sammlung, a Zurigo.


Bibliografia:

1927 ca. - Cesare Ratta, a cura, Acquafortisti Italiani, II, tavv. 113, 114.

1932 - Catalogo della Prima Mostra dell’Incisione Italiana Moderna, Firenze, Istituto Italiano del Libro, p. 33.

1934 - XIX Esposizione Biennale Internazionale d'Arte di Venezia, catalogo mostra, p. 202.

1951 - Ettore Padovano, Dizionario degli Artisti Contemporanei, Milano, I.T.E., p. 180/181

1955 - Domenico Maggiore, Artisti italiani viventi, Napoli, Maggiore, pp. 314/317.

1955 - Luigi Servolini, Dizionario Illustrato degli incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, Gorlich, p. 437, 439, 440.

1985 - Paolo Bellini, Storia dell’incisione moderna, Bergamo, Minerva Italica, p. 461.

1994 - Il Novecento in Provincia di Latina, presenze e testimonianze, ideazione e cura del volume: Massimiliano Vittori, Alberto Serarcangeli, Latina, Amministrazione Provinciale, p. 58, 70 ill..

1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1995, Venezia, Electa, p. 503.

2003 - Alida Moltedo Mapelli, a cura, Paesaggio Urbano. Stampe italiane dalla prima metà del ‘900 da Boccioni a Vespignani, Roma, Artemide Edizioni, pp. 222, 223, 224, 225, 237.



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