Lafuente Eugenio

pittore
Malaga (Spagna), 1890 - Madrid (Spagna), 1947

Pittore spagnolo. Pensionato dall'Accademia di Spagna a Roma, entrò in possesso della borsa di studio il 16 novembre 1920, quando Eduardo Chicharro ne era il direttore. Nel 1921 si stabilì a Firenze per realizzare una copia della Morte di San Francesco di Giotto, conservata nella chiesa di Santa Croce, che presentò come opera statutaria per quell'anno. Nudi sull'erba, in cui il pittore mostra la sua abilità nel disegno e la sua padronanza dell'anatomia umana, risale al suo secondo anno da pensionato (1922). L'opera intitolata Contadine del Lazio è del 1923. Tutte e tre furono inviate a Madrid, dove furono esposte nel maggio 1924, insieme a opere di altri artisti, nel cosiddetto Patio de Colón del Palacio de Santa Cruz, dove le prime due ricevettero una menzione d'onore. Sebbene la sua pensione scadesse nel settembre del 1924, a Lafuente fu concessa una proroga di un anno per completare La Deposizione di Cristo, corrispondente al quarto anno, che fu inviata a Madrid l'11 gennaio 1926. Eccezionalmente, Lafuente rimase all'Accademia di Spagna a Roma, dove gli fu concessa un'ulteriore proroga nel luglio del 1926 per dipingere una lunetta del chiostro dell'Accademia stessa sul tema di San Francesco d'Assisi che parla con gli uccelli. Sposò l'italiana Maria Macchini a Roma e vi rimase per diversi anni dopo la scadenza della pensione, lavorando a numerose commissioni. In seguito si trasferì a Madrid, dove espose in diverse occasioni.

Nel novembre dicembre del 1930, partecipa alla Prima Mostra Internazionale d’Arte Sacra di Roma, con i dipinti: Madonna, Pietà.


Bibliografia:

1930 - Prima Mostra Internazionale d’Arte Sacra, catalogo mostra, Roma, p. 34.

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