Antonio Gordini nasce a Faenza nel 1900.
Disegnatore di mobili e decoratore murale, negli anni Trenta, a causa della difficoltà nel trovare lavoro, inizia a frequentare i corsi serali di ceramica e ad apprendere l'arte nella bottega del pittore Mario Ortolani.
Nel 1935, entra in società con Emilio Casadio, che aveva conosciuto anni prima nella bottega del pittore Mario Ortolani, nella sua piccola manifattura, "Casadio Ceramiche" e qui si occupa di decorare i manufatti realizzati dal Casadio.
Dal 15 al 30 settembre 1936, partecipa alla II Mostra d'Arte Moderna, Sindacato Fascista delle Belle Arti, di Ravenna, con il dipinto ad olio: Case.
Nel 1939 viene premiato alla IX Settimana Faentina con medaglia d'argento.
Nel 1940 Gordini interrompe il sodalizio con Emilio Casadio, si mette in società con Attilio Cornacchia e fondano la manifattura "Cornacchia & Gordini".
Insieme lavorano nella bottega di via Filandia Vecchia fino al 1944, anno in cui Cornacchia si trasferisce a San Marino e Gordini prosegue l'attività con la collaborazione, durata circa due anni, della plasticatrice Maria De Giovanni, che con lui firma la produzione.
Nel 1942 ottiene il secondo premio per la decorazione al IV° "Concorso Internazionale della Ceramica di Faenza".
Al termine della guerra Gordini, a causa delle difficoltà economiche chiude il laboratorio e trova impiego nella pubblica amministrazione, ma la passione per la ceramica non si spegne e saltuariamente riaccende la sua fornace fino al 1957, anno in cui chiude definitivamente il laboratorio, ma pur di continuare a fare ceramica, si costruisce un piccolo forno sul terrazzo della sua abitazione.
Dal 1944 la sua produzione è costituita da pezzi unici, sculture e vasi caratterizzati da una forte impronta primitivista.
Antonio Gordini muore nella sua città natale nel 1976.
Partecipa ai Concorsi Nazionali della Ceramica di Faenza: I edizione del 1938; II edizione del 1939 Riceve la medaglia d’argento offerta dal Principe di Piemonte; III edizione del 1941 Vincitore del secondo premio nel TEMA VI “Plastica o rivestimento ornamentale”; Vincitore del Secondo Premio nel TEMA VII “Servizio da piccola colazione”; IV edizione del 1942, ottiene il secondo premio per la decorazione; VI edizione del 1947 TEMA 2 “Vaso decorativo”, viene segnalato il suo vaso; VIII edizione del 1949 Collabora con De Giovanni Maria; IX edizione del 1950 Opera segnalata per l’acquisto; X edizione del 1952 II Premio del Monte di Credito su Pegno, Cassa di Risparmio di Faenza per la migliore opera di produzione faentina; XI edizione del 1953; XII edizione del 1954 Opera segnalata; XIII edizione del 1955 Opera segnalata; XIV edizione del 1956; XVIII edizione del 1960.
Bibliografia:
1936 - II Mostra d'Arte Moderna, Sindacato Fascista delle Belle Arti, Provincia di Ravenna, p. 18.