Gabbrielli Donatello

scultore
Scandicci (FI), 11 dicembre 1884 - Scandicci (FI), 28 febbraio 1955

Di umili origini, frequentò i corsi serali di disegno presso la scuola elementare di Scandicci. Entrato come garzone nello studio di Cesare Fantacchiotti, ne divenne allievo prediletto e poi erede della bottega nel 1922. Partecipò alla prima Esposizione donatelliana di Livorno (1909): vinse il premio di primo grado con la medaglia d’argento per La Carità; nel 1910 all'Esposizione internazionale di Cettigne, allora capitale del Montenegro, vinse la medaglia di bronzo, con l'opera Lavoro. Dopo la prima Guerra Mondiale, alla quale partecipò, si dedicò prevalentemente alla clientela privata e non aderì all'approccio monumentalista della scultura di regime, fatto che lo fece mantenere ai margini del mondo artistico.

Nell'Aprile-Maggio 1929-VII, partecipa alla mostra del Sindacato Fascista Toscano Belle Arti - II^ Mostra Regionale d'arte Toscana, con l'opera: Gruppo in bronzo.

Fu comunque Accademico Onorario nel 1933 e, dopo la II Guerra Mondiale, Accademico Aggregato nel 1953. Nel 1954 fu nominato professore all’Accademia fiorentina di Belle Arti.

Nella Galleria d’Arte Moderna di Firenze è conservato il ritratto in marmo di “O. Giglioli”.



Bibliografia:

1929 - Sindacato Fascista Toscano Belle Arti - II^ Mostra Regionale d'arte Toscana, Aprile-Maggio 1929-VII, Accademia delle Belle Arti di Firenze, p. 15.

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 419

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