SALVATORE FUMO
è nato a Baronissi (Salerno) nel 1890, vive a Teramo. Morì a Pescara nel 1967.
Ha partecipato a quasi tutte le manifestazioni artistiche svoltesi in Abruzzo ed a molte esposizioni di carattere nazionale ed internazionale: Nella 1' Mostra Sociale Provinciale di Teramo (1930); nella 3' Mostra degli Artisti Teramani (1934); nella 2' Sindacale Abruzzese dell’Aquila (1935) dove si rivelò oltre che pittore fecondo anche come ottimo xilografo per cui fu premiato; nel Premio di Castellammare di Stabia (1935) e nella Mostra d’Arte Sacra Nazionale in Teramo (1935); nella 3° Sindacale Abruzzese di Pescara (1936) e nella 4' Regionale in Campobasso (1937); prendendo pure parte, nello stesso anno al Premio S. Remo e al Concorso Nazionale per il « Ritratto » organizzato dall’Accademia di Brera. Quindi fu presente con notevoli opere alla 5° Sindacale Abruzzese in Teramo (1938) dove fu premiato; alla Quadriennale d’Arte Nazionale in Roma (1939); alla Mostra Internazionale dell’Incisione contemporanea in Szeged (Ungheria) (1939); alla Mostra Adriatica d’Arte a Zara ed alla Sindacale Marchigiana in Ancona (1939); alla 6° Sindacale Abruzzese in Chieti (1939); alle Biennali di Venezia nel 1940 e 1942; alla Mostra Internazionale del Bianco e Nero a Chicago (1940); alla 7° Sindacale in Aquila (1942); al Premio Viareggio e alla Mostra del Libro di Magonza (Germania) e al Premio Verona (1942).
Ha inoltre preso parte, in questi ultimi tempi, alle manifestazioni d’arte svoltesi in Haiti, Bogotà e S. Paolo (Americhe) e a tutti i Premi «Michetti»; alla 2° Mostra Nazionale del Disegno e della Incisione Moderna di Reggio Emilia; alla Mostra del Museo della Xilografia Italiana in Carpi; al Premio Città di Terni; alla Mostra Nazionale di Arte Sacra in Napoli; al Premio Fratelli Palizzi di Vasto; alla Prima Mostra Nazionale di Nocera Inferiore; alla Terza Sindacale Artisti di Bari; alla Mostra Nazionale d’Arte di Piedigrotta a Napoli; alla Sindacale di Campobasso; al Secondo Premio Terni; alla Mostra Italiana d’Arte Sacra dell’«Angelicum» di Milano; all’Esposizione Museo d’Arte Moderna in Parigi (ottobre 1953) ed infine, dal 20 al 17 marzo 1954 all’Esposizione di Bruxelles «Museo del Libro».
Diverse opere di Salvatore Fumo si trovano esposte in Musei e Gallerie d’Italia e dell’Estero e molte ne figurano nel Massimo Sacrario della Stampa Incisa: nel Gabinetto Nazionale della Stampa, alla Farnesina ecc.
- Quadriennale d'Arte Nazionale in ROMA - 1939-1951-1955.
- a tutti i Premi Michetti - al Sesto gli venne conferito il Premio c AURUM di Pescara.
- al VII premio acquisto della Provincia di Chieti.
- all’VIII Premio di L. 100.000 della Ditta CINZANO DI TORINO, al IX Premio di L. 100.000 della Ditta STREGA ALBRTI di Benevento.
- Alla Mostra Italiana d'Arte Sacra dell’Angelicum di Milano nel 1952 - 1953 - 1955.
- Nel 1953 alla Mostra del Mezzogiorno a Roma.
- Nel 1954-1955 a molte mostre in altre città d'Italia col Circolo di Mezzogiorno a Napoli all'oltremare.
- Nel 1955 alla Mostra d'Arte Sacra permanente di Assisi, al Premio Terni, al Premio Termoli, ecc. ecc.
Dell'Arte del Maestro Salvatore Fumo come pittore e incisore espressero giudizi lusinghieri M. Biancale nel Popolo di Roma; Piero Scarpa nel Messaggero; Raffaello Biondi su Rivista Latina; A. Olivieri nel Giornale d’Italia; Dionisio ne La Tribuna e molti altri giornali e riviste.
Sue incisioni sono inserite nella Raccolta delle Stampe Adalberto Sartori di Mantova,
Sito internet: www.raccoltastampesartori.it
Bibliografia:
1936/1937 - Congedo, a cura di Cesare Ratta artigiano tipografo, Bologna, sezione tipografica dell’Istituto Aldini-Valleriani.
1955 - Domenico Maggiore, Artisti italiani viventi, Napoli, Maggiore, p. 224.
1955 - Luigi Servolini, Dizionario Illustrato degli incisori italiani moderni e contemporanei, Milano, Gorlich, p. 345, 347, 348.
1956 - Domenico Maggiore, Supplemento Artisti viventi d’Italia, Napoli, Edizioni Maggiore, pp. 264/267.
1960 - Luigi Servolini, Gli incisori d’Italia, Milano, Edizioni del Liocorno, ad vocem
2015 - Luigi Servolini e il Museo della Xilografia di Carpi. Testo di Simona Santini. Fondazione Italo Zetti., Milano Taccuini di lavoro n. 22, p. 36.