Filippone Domenico

architetto ingegnere
Napoli, 17 ottobre 1903 - Caracas (Venezuela), 4 maggio 1970

Nato a Napoli il 17 ottobre 1903; laureatosi alle Scuole di Ingegneria e Belle Arti e alla Scuola Sup. di Architettura spiegò la sua attività urbanistica a fondo sociale. Richiamato alle armi nella passata guerra sfuggì alla prigionia inglese ma fu arrestato dai tedeschi l’8 settembre, e riuscì a salvarsi dal campo di concentramento con una fuga romanzesca. Dopo la guerra si dedicò ai problemi urbanistici di palpitante attualità con un rinnovamento materiale basato su un più vasto e profondo rinnovarsi delle condizioni sociali e materiali. Ha al suo attivo numerosi primi premi vinti in importanti concorsi, come quelli dei piani regolatori di Palermo e Bologna.

Tiene la cattedra di Urbanistica all’Università di Napoli; è membro del Consiglio Nazionale dell’Istituto di Urbanistica, ed è autore di importanti relazioni nei Congressi Tecnici nazionali e internazionali. Fra i più importanti incarichi sono da ricordare la sistemazione di Piazza Barberini in Roma, il piano regolatore di Ravenna con la sistemazione definitiva della zona Dantesca, e i piani di ricostruzione di Napoli e di Gaeta.

Nel 1956 viveva a Roma in via Guido Reni, 56.


Bibliografia:

1956 - Domenico Maggiore, Supplemento Artisti Viventi d’Italia, Napoli, Edizione Maggiore, p. 256.

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