Nel 1908 partecipa alla LXXVIII Esposizione Internazionale di Belle Arti, della Società Amatori e Cultori di Belle Arti in Roma, con il dipinto: Un placido tramonto di estate.
Nel 1919 entra a far parte della Società degli acquarellisti in Roma.
Alla mostra della Società amatori e cultori del 1926, presenta una scultura, Abissino, una pittura, La caduta delle prime foglie e un acquerello, Anello di fidanzamento.
Nel 1930 prende parte alla II Mostra regionale del Sindacato laziale fascista di belle arti con tre opere: Villa Pamphili, Fosco tramonto in montagna, Tramonto d'agosto nella campagna romana.
Bibliografia:
1908 - LXXVIII Esposizione Internazionale di Belle Arti, catalogo mostra, Società Amatori e Cultori di Belle Arti in Roma, p. 42.
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 364.