Esordisce come scenografo per le società di produzione cinematografica Guazzoni e Cines, attività che abbandona dopo un incidente in un teatro di posa. Si dedica principalmente al paesaggio e al ritratto con modi di accentuato colorismo. Espone nel 1901 e nel 1902 con la Società Amatori e Cultori delle Belle Arti di Roma (Ore vespertine, Estate-Studio dal vero). Esegue su commissione copie di dipinti antichi, soprattutto di primitivi, e si dedica alle arti applicate, dipingendo ceramiche e arazzi.
Nel 1932 partecipa a Roma, alla Terza Mostra del Sindacato Interprovinciale Fascista Belle Arti del Lazio.