De Candia Leonardo

scultore
Molfetta (BA), 12 febbraio 1888 - Napoli, 1959

Il primo lavoro scultoreo di De Candia è il busto a Edoardo Pantano. Seguirono il monumento a Matteo Renato Imbriani ad Andria, e quello a Salvatore Cognetti de Martiis a Bari (1903).

Negli anni seguenti esegue il suo capolavoro, ovvero il busto all’abate Vito Fornari, nella villa nazionale di Napoli e a Molfetta nella Cattedrale. A lui sono attribuiti il busto “Nudo di donna”, il medaglione ad Alfredo Oriani, il busto a Carlo Poerio e la targa commemorativa ai Caduti in Guerra, conservati presso la Scuola Elementare “Vanvitelli” di Napoli. Numerose sue opere e medaglioni sono sparsi in tutta Italia. Dal 1910 al 1959 ricopre la carica di docente di disegno e di plastica, nelle scuole di Napoli, dove morì nel 1959.

Nel gennaio 1904 è tra i trenta giovani scultori ammessi alla prova definitiva per il concorso al pensionato nazionale di scultura, che espongono nel Palazzo dell’Esposizione in Roma, un’opera in altorilievo sul tema del lavoro,

Nel 1911 scolpisce il busto a Nicola de Crescenzo, figlio illustre di Terlizzi, e successivamente, il medaglione a Giuseppe Pavoncelli, che operò molto a favore del Mezzogiorno.

Nel 1913 figura all’VIII Esposizione dell’Associazione degli Artisti Italiani, che si tiene nel Palazzo Strozzi di Firenze, presenta le sculture in bronzo Bustino di donna, e Meditabonda.

Nell’aprile 1914 partecipa alla 36° Mostra di Arte Napoletana “Salvator Rosa”, con Dolce fanciullezza e il Busto dell’On. Girardi.

Monumento a Cesare Battisti, L’opera fu realizzata nel 1921 da Leonardo De Candia, autore di numerosi monumenti dedicati a personaggi che recarono lustro alla Puglia, come Renato Imbriani, Salvatore Cognetti.

Con il gesso O fortis aram non tumulum venera, figura nel maggio-ottobre 1921 alla 1^Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli.

Il 15 febbraio 1925 viene Inaugurato nel Cortile del palazzo del Provveditorato agli Studi di Napoli il Monumento ai Maestri Caduti nella Grande guerra di Napoli, Cimento, Anno V, p. 63.

A lui sono attribuiti il busto “Nudo di donna”, il medaglione ad Alfredo Oriani, il busto a Carlo Poerio e la targa commemorativa ai Caduti in Guerra, conservati presso la Scuola Elementare “Vanvitelli” di Napoli. Numerose sue opere e medaglioni sono sparsi in tutta Italia. Dal 1910 al 1959 ricopre la carica di docente di disegno e di plastica, nelle scuole di Napoli, dove morì nel 1959.


bibliografia

1904 - Pietro D’Achiardi, Il concorso per il pensionato nazionale di Scultura, Bergamo, Emporium, n. 112, aprile, pp. 322.

1913 - VIII Esposizione in Firenze, (con ill.), catalogo edizione ufficiale illustrata, Palazzo Strozzi,p. 170.

1921 - 1^Esposizione Biennale Nazionale d’Arte della Città di Napoli, catalogo mostra, Napoli, maggio-ottobre, p. 19.

1925 - Inaugurazione del Monumento ai Maestri Caduti di Napoli, Cimento, Anno V, p. 63.

1955 - Domenico Maggiore, Arte e artisti dell’ottocento napoletano e scuola di Posillipo, Napoli, p. 264.

1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, pp. 385.

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 306.

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