Angelo Casati nasce a Lurago d’Erba (Co) nel 1915. Brianzolo d’origine, sceglie la Toscana per i suoi studi in campo artistico, diplomandosi sia a Firenze che all’Accademia di Carrara. Per tutta la vita poi abbina la professione di insegnante ad una prolifica attività artistica che lo porta, attorno al 1940, a frequentare il gruppo La Rotonda, assieme al pittore Walter Pozzi e ad altri giovani emergenti.
Nel
dopoguerra si impegna con opere complesse, spesso realizzate in pietra
di Vicenza, come il Monumento a Don Carlo Gnocchi (Inverigo, Rotonda del
Cagnola, 1959-1965), i monumenti ai Caduti di Mariano Comense (1966) e
di Arosio (1984-1986), tutti costituiti da parallelepipedi di diverse
dimensioni, i cui lati vengono istoriati con un personalissimo stile che
al segno moderno unisce, nell’impaginazione spaziale, un richiamo
all’arte medioevale.
Nel 1948 partecipa al Premio Suzzara - Lavoro e Lavoratori nell’Arte, con la scultura: Vendemmia.
Nel 1949 partecipa al 2° Premio Suzzara - Lavoro e Lavoratori nell’Arte con le sculture: Mietitrice, bronzo, Composizione ‘49 - scultura.
Nell’aprile - maggio 1950 partecipa alla VI Mostra Italiana di Arte Sacra per la Casa Cristiana, che si tiene all’Angelicum, di Milano, con le sculture: Madonna col Bambino, Capitello con Angeli.
Fra il 1955 e il 1965 si occupa in modo
particolare di ceramica e si lascia tentare dalle soluzioni formali
dell’astrattismo. Scompare nel 1998 a Inverigo (Co).
Bibliografia:
1950 - VI Mostra Italiana di Arte Sacra per la Casa Cristiana, catalogo mostra, Milano, Angelicum, aprile - maggio, p. 23.