Nel 1896 - 1898 a Bologna, esegue le decorazioni sulle pareti della Cappella votiva per la pace dei popoli nella chiesa di S. Francesco, inaugurata nel maggio del 1899 per la Conferenza Internazionale dell' Aja.
Realizza nel 1902 a Bologna le decorazioni della Sala Verde dei matrimoni in Palazzo d'Accursio, con tralci di fiori d'arancio, garofani e rose, motivi che alludono all'amore, alla bellezza e alla fecondità.
Nel 1910 a Padova, per affrescare la Chiesa di S. Antonio, costituisce il suo più lungo e impegnativo cantiere artistico.
Dal 9 ottobre XX all'8 novembre XXI (1942), partecipa alla IX Mostra Interprovinciale del Sindacato Fascista delle Arti Emilia Romagna, di Bologna, nella Sede Dopolavoro Professionisti e Artisti, con le opere: Bologna vecchia, Studio (pastello).
È stato anche insegnante dei corsi serali dell'Accademia di Belle Arti e del Collegio Venturoli.
Bibliografia:
1926 - Luigi Rizzoli, La Basilica di S. Antonio a Padova e la nuova decorazione pittorica di Achille Casanova, “Le vie d’Italia e dell’America Latina”, 32 (1926), 12, p. 1395-1399, illustrato, b/n
1926 - Andrea Moschetti, L’opera pittorica di Achille Casanova nella Basilica del Santo, “L’illustrazione italiana”, 53 (1926), 42, 17 ottobre, p. 308-310, illustrato, b/n
1942 - IX Mostra Interprovinciale del Sindacato Fascista delle Arti Emilia Romagna, catalogo mostra, Bologna, p. 17.