Figlio del pittore prospettico e architetto Luigi.
Nel Cimitero Monumentale di Milano,
nel 1879 esegue la statua d'angelo in marmo di Carrara "Liber - Scriptus - Profereturi" per la tomba di G. M. Maccia, e la statua e piedistallo in marmo di Carrara "Dolore e Fede", per la sepoltura Maccia Angelo.
Nel 1892 realizza il monumento in marmo di Carrara, "Usque Dum Vivam Et Ultra" per la Sepoltura Robecchi.
Nel 1903 figura alla Biennale di Venezia, con 3 sculture.
Partecipa con la scultura in gesso La chimera, e con il busto in gesso Ritratto della Signorina K. di Berlino, alla Mostra Nazionale di Belle Arti che si tiene nel Parco di Milano dall’aprile al Novembre 1906.
Nel 1915 realizza a Bergamo il Monumento al "5° Alpini" Il bronzo ricorda un episodio della campagna di Libia, e viene inaugurato alla presenza del Re Vittorio Emanuele III, il 15 giugno del 1922. Il monumento in seguito viene trasferito a Milano, dove si trova tutt'oggi. Del monumento esistono almeno due copie gemelle: la prima fu donata nel 1938 dalla città di Milano alla città di Merano, mentre la seconda fu donata a Edolo (BS) nel 1954.
Bibliografia:
1906 - Mostra Nazionale di Belle Arti, catalogo illustrato, Milano, Parco, aprile-novembre, p. 33, 71.
1923 - Luigi Larghi, Guida del Cimitero Monumentale di Milano, Milano, Enrico Gualdoni, p. 45, 57.
1996 - La Biennale di Venezia. Le Esposizioni Internazionali d’Arte 1895-1965, Milano, Electa, Venezia, Biennale, p. 323.
1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, p. 143/144.
2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, Adarte, p. 94.