Nasce a Firenze nel 1883, a sedici anni si trasferisce a Livorno, dove inizia a muovere i primi passi nel mondo dell’arte sotto la guida di Guglielmo Micheli un pittore macchiaiolo allievo di Fattori. Ma già nel primo decennio del Novecento, ispirato da Vittore Grubicy De Dragon, degli artisti del Caffè Bardi rappresenta con Benvenuto Benvenuti l’indirizzo divisionista. Le sue qualità non passano inosservate tanto che Baracchini Caputi viene invitato al Salon des Peintres Divisionnistes Italiens di Parigi nel 1907. Frequentatore del Caffè Bardi di Livorno, nel 1920 è tra i fondatori del Gruppo Labronico, di cui diviene segretario. Nel 1921 è presente alla I Biennale di Roma e successivamente alla IV Sindacale Toscana.
Nel 1922 partecipa alla XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, con il dipinto: Un'aurora.
All’inizio degli anni Trenta del Novecento si ritira nella sua tenuta privata a Vada (Rosignano marittimo), abbandonando di fatto la pittura. Alcuni dipinti sono nella Galleria d’Arte Moderna di Roma.
Bibliografia:
1922 - XIII Esposizione Internazionale d'Arte della Città di Venezia, catalogo mostra, p. 77.