Allegretti Antonio

scultore
Cuneo, 17 aprile 1840 - Carrara, 26 ottobre 1918

Antonio Allegretti studiò a Genova, nell’Accademia Ligustica, con Santo Varni. Trascorso qualche anno a Firenze, dimorò a lungo in Roma, dove insegnò all’Accademia di Belle Arti. Fu poi maestro di scultura nell’Accademia di Carrara. Naturalista e romantico a un tempo, praticò degnamente l’arte di scolpire nel marmo.

Alcune opere: “Caino,,, “Ritratto di Gino Capponi,,, “Margherita di Faust,,, “Èva dopo il peccato,,, “San Taddeo,,.

All’Esposizione nazionale del 1881 a Milano, figura con la scultura Eva dopo il fallo, l’opera risulta molto apprezzata dal pubblico, Luigi Chirtani gli dedica una lunga recensione, sulla rivista “Milano e l’Esposizione Nazionale”.


Bibliografia:

1881 - Luigi Chirtani, La scultura all’Esposizione, Milano e l’Esposizione Italiana, n. 7, p. 50.

1881 - Luigi Chirtani, Al palazzo di Belle arti - La scultura, Milano e l’Esposizione Italiana, n. 8, p. 58.

1942 - Alberto Riccoboni: Roma nell’arte.La Scultura nell’Evo Moderno, Roma, Casa Editrice Mediterranea.

1949 - Francesco Sapori: Scultura italiana moderna, Roma, Libreria dello Stato.

1994 - Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani, Dal neoclassico al liberty, seconda edizione, volume primo, Lodi, Il Pomerio, p. 19.

2003 - Alfonso Panzetta, Nuovo Dizionario degli Scultori Italiani dell’ottocento e del primo novecento, volume I, A-L, p. 26.

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